I Pronti contro Termine

Inviato da admin il Ven, 03/21/2008 - 11:10

Spesso si discute di come investire i propri risparmi, su quali strumenti utilizzare, quanti rischi correre, su che rendimento avere.

A parte il fatto che personalmente ritengo che il Risparmio sia Sacro, e che quindi non debba essere mai messo a repentaglio, moltissime volte vedo che si cercano strumenti finanziari a bassissimo rischio, accontentandosi di un basso rendimento.

Quello che rispondo sempre in questi casi è: "Perchè se ti accontenti di un basso rendimento, non cerchi un investimento a RISCHIO ZERO" ?

Questo investimento a rischio zero esiste, e si chiama "Pronti contro termine".



Detto semplicemente, il Pronti contro termine è un contratto stipulato con la propria Banca, col quale le si affida una certa cifra, sottoscrivendo immediatamente quanto verrà restituito al termine del contratto.

Tutto qui:

  • nessuna incertezza sul rendimento
  • scadenza prefissata
  • nessuna perdita possibile

Certo, non si può pensare di ottenere un rendimento paragonabile ad investimenti in titoli azionari o fondi, ma penso che i tre vantaggi citati non siano da poco.

Un pò più nel dettaglio, l'operazione di PCT consiste nell'acquistare dalla banca oggi (a pronti) un determinato "sottostante" (tipicamente titoli di stato), impegnando la banca a restituire alla scadenza (a termine) una determinata cifra prefissata.

Tipicamente l'operazione si può articolare a scadenza mensile, bimestrale o trimestrale. Nella prassi bancaria, spesso il limite minimo di investimento è 25'000 euro, ma con alcune banche online si possono sottoscrivere PCT anche solo con 1000 euro.

I rendimenti non si discostano molto dal tasso di interesse della BCE, decurtato della tassazione del 12,5%, lasciando un margine di ricavo alla banca che comunque si accolla il rischio di prezzo sul sottostante.

Ad esempio, ipotizzando un tasso BCE del 4%, tolta la tassazione si scende a un 3,5% (4% - 12,5%) . Questo sarebbe il rendimento che teoricamente la banca trarrebbe dall'impiegare la liquidità che gli viene assegnata. Naturalmente, questo 3,5% non viene riconosciuto integralmente al sottoscrittore dei PCT, poichè la banca deve evidentemente avere un guadagno dall'operazione. Per chiarezza, il tasso BCE è preso come tasso di paragone del rendimento del sottostante, e NON è il tasso al quale la banca investe la liquidità che gli viene assegnata.

Questa è una spiegazione molto semplicistica, ma rende l'idea di come è possibile investire i propri risparmi (quelli che non devono mai diminuire di capitale), ottenendo un rendimento comparabile a strumenti a basso rischio, come possono essere le obbligazioni.

Certo, dipende da QUALI obbligazioni si considerano riguardo il grado di rischio. Parmalat docet ....

Per una spiegazione più dettagliata , vedi Pronti contro termine - Wikipedia.

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