Il dovere di sapere

Oggi, nel quotidiano aggiornamento su internet, mi sono imbattuto in questa citazione di Warren Buffet:
"I rischi derivano dal non sapere cosa si sta facendo"
("Risk comes from not knowing what you are doing")

Questa frase racchiude in pieno l'assunto che sta alla base di tutto il mio approccio al trading ed alla gestione del risparmio (che ribadisco ancora una volta, è un'attività obbligatoriamente legata e conseguente al trading): è necessario conoscere, conoscere e conoscere.


Come ripeto sempre nelle mie conversazioni, ritendo INDISPENSABILE conoscere:

• la struttura del mercato in cui si opera
• le regole del mercato in cui si opera
• gli strumenti che si usano
• le tecnologie che si usano
• le condizioni di mercato in cui si sta operando
• le metodologie e le tecniche che si usano
• se stessi

Ritengo che chiunque si metta ad operare senza, o con una limitata conoscenza di questi elementi, operi con estrema IMPRUDENZA, quindi aumenti esponenzialmente i propri RISCHI.
Per questo, è essenziale studiare, sbagliare e riprovare simulando, senza essere essere così estromessi dal mercato perchè si "sono finiti i soldi".
La simulazione, quantunque diversa dall'operatività reale sotto il profilo psicologico, ha il vantaggio di fare in modo di insegnare molto, senza danneggiare patrimonialmente.
Una volta sviluppato un atteggiamento responsabile nell'operare simulando, dovrà essere naturale passare alla gestione del denaro reale, ma se questo avviene con un impatto emotivo troppo alto, secondo la mia opinione, questo è un chiaro segno di impreparazione, di scarsa conoscenza di se stessi.