Svizzera Val Leventina - Piz Prevat (m.2588) - Spigolo Nord Est

Difficoltà
5b VI- 5.9 5a - 17
Rischio
RS1
Modalità
Primo
Lunghezze
260
Note

Dettagli

  • Accesso stradale: da Chiasso seguire l'autostrada in direzione del Gottardo fino all'uscita di Quinto, da cui si torna indietro su strada statale per un paio di chilometri fino a Rodi, ove si parcheggia nei pressi della centrale elettrica.
  • Avvicinamento: da quì parte la funivia per la capanna Tremorgia, funivia che è aperta da fine maggio a inizio ottobre, dalle 7.30 alle 19.00. Il biglietto di andata e ritorno costa 20 chf, ed è rilasciato da una macchinetta automatica, che accetta solo franchi svizzeri.
    Dall'arrivo della funivia seguire il sentiero per il passo Campolungo (lo spigolo della via è ben visibile durante tutto l'avvicinamento: da valle sembra estremamente verticale, mentre più avanti, salendo, lo si vede di lato, e si nota che è in realtà un po' più appoggiato. Dal passo un sentierino si stacca a sinistra e traversa in orizzontale, perdendosi tra sfasciumi e rocce, fino alla base dello spigolo. La via attacca a sinistra dello spigolo vero e proprio, più sopra di alcuni metri rispetto al suo punto più basso. (1h30)
  • Discesa: dalla vetta a sinistra per tracce di sentiero, fino ad una prima calata (25 metri) poi ancora sentiero e altre due doppie (2 x 25 metri) mirando ad una selletta. Da qui per tracce di sentiero si scende a sinistra, prendendo poi una traccia a sinistra, che passa alla base della cresta NE, che sale più o meno parallela allo spigolo, alla sua sinistra guardandola da valle, e riconduce infine al punto di attacco.
  • Difficoltà: 5b (4c obbligatorio).
  • Sviluppo: 9 lunghezze, per circa 260 metri di sviluppo.
  • Attrezzatura: via attrezzata a spit, utili comunque dadi/friend medio-grossi per i tratti più semplici, ove le distanze tra le protezioni aumentano. Soste costituite da due spit da collegare.
  • Esposizione: nord-est, si arrampica comunque quasi sempre al sole.
  • Tipo di roccia: granito (più precisamente uno gneiss con intrusioni di cristalli bianchi).
  • Periodo consigliato: estate, inizio dell'autunno. Probabilmente a giugno la base dello spigolo è innevata, ma la cosa non dovrebbe costituire un problema.
  • Tempo salita: 3h00/4h00.
  • Primi salitori: U. Bernasconi, B. Rovagnati, 18 luglio 1943.
  • Riferimenti bibliografici:
    • Jürg von Känel, Plaisir Sud, Edition Filidor, 2000
    • Fiorucci L., Miotti G., Dimensione Quarto. Le più belle arrampicate delle Alpi Centrali, Edizioni L'Arciere e Vivalda Editori, 1994
  • Relazione
  • Lunghezza 1, 5a: partenza a sinistra dello spigolo, qualche metro più su rispetto rispetto alla base dello spigolo stesso. Subito un tratto delicato, poi più semplice fino ad un terrazzo con una sosta (dal riferimento bibliografico indicato sembrerebbe si possa arrivare qui direttamente, salendo a sinistra nel canale e traversando poi in orizzontale a destra - soluzione non verificata).
    Dalla sosta in verticale, ritornando più sopra fino allo spigolo (terrazzo sul lato destro dello spigolo) e tornando poi sulla parete sinistra dello spigolo. Dove il percorso diventa più difficile, e la chiodatura sembra allungarsi, ci si sposta orizzontalmente a sinistra di poco più di un metro (spit) e si prosegue su difficoltà minori fino alla sosta da attrezzare su due spit (sosta scomoda, tiro molto lungo).
  • Lunghezza 2, 4a: dalla sosta a sinistra e poi in verticale fino alla cresta, che si abbatte. Per rocce più semplici fino alla sosta, posta sul lato destro della cresta. Poche protezioni.
  • Lunghezza 3, 4b e A0 (oppure 5b): si inizia con una placca delicata, eventualmente azzerabile, più semplice se si sta un poco a sinistra dei primi due spit. Dopo il muretto iniziale, placca appoggiata con spit a sinistra, che consente di salire sullo spigolo che limita a sinistra la placca. Spigolo per alcuni metri ed entrare poi in un canale, che si sale fino alla comoda sosta.
  • Lunghezza 4, 4a: risalire la placca sopra la sosta (spit). La placca è in realtà un lamone separato da un canale dalle rocce successive: non salire ma scendere nel canale (ignorare lo spit sulle rocce dopo il lamone, a sinistra, che richiederebbe poi una difficile discesa). Scendere nel canale per un paio di metri, aggirare, risalire e spostarsi poi in parete a sinistra (o direttamente in parete, più difficile). Il tratto successivo è un po' più semplice: si risale la cresta a destra fino ad una sosta (a spit) su uno spuntone.
  • Lunghezza 5, 4b: dalla sosta scendere leggermente seguendo un sistema di lame che parte dalla sosta, attraversa di alcuni metri sulla parete sx dello spigolo e, sempre con una successione di belle lame ben chiodate, sale verticalmente fino alla sosta. Molto bello.
  • Lunghezza 6, 4a: a sinistra spit visibili. Si sale per rocce semplici in obliquo verso sinistra, per sistemi di belle lame.
  • Lunghezza 7, 4a e A0 (oppure 5b): dalla sosta a destra in obliquo (spit), salire fino allo spigolo, poi a sinistra (facile) fino alla base di un muro verticale che si sale direttamente (ben protetto, non semplice).
  • Lunghezza 8, 3a/4a: per un canalino friabile e poi per rocce un po' sporche. Qualche spit, un chiodo.
  • Lunghezza 9, 3a: proseguire e, dopo alcuni metri, passare sul versante destro, attraversare in piedi su una lama appoggiata e uscire in cima. Sosta su spuntoni e libro di vetta.
  • Note: bella via su buona roccia in ambiente magnifico. Nei dintorni vi sono anche notevoli affioramenti bianchi di calcare, che danno un aspetto particolare al paesaggio.
  • Aggiornamento: relazione a cura di Riccardo Girardi, 31 luglio 2004.