A seguito dei tre blocchi delle borse di questa settimana, mi sembra d'obbligo una breve riflessione.
Già ho discusso di come sia necessario diversificare la propria capacità operativa avendo a disposizione più broker con cui operare in caso di indisponibilità di uno di questi.
Ma questa settimana, per chi opera sull'azionario, questa misura di prudenza non sarebbe bastata.
Prima il blocco di Borsa Italiana del 22 Febbraio, poi il blocco delle contrattazioni su Parigi del 24 Febbraio ed infine quello della Borsa di Londra del 25 Febbraio, incutono un certo timore a chi opera sull'azionario.
Come è possibile reagire in questi casi, cercando di evitare di subirne passivamente le conseguenze ? Anche in questo caso l'esperienza e la conoscenza del mercato possono indicare una soluzione.
Se un broker ha problemi interni, e se ne ha disponibile un altro, allora si può comunque accedere al mercato. Ma se è il mercato ad essere inaccessibile, come è possibile operare ?
I mercati ufficiali, come il London Stock Exchange, La Borsa Italiana o la Bourse de Paris, per quanto riguarda la parte azionaria, sono accessibili anche tramite circuiti alternativi, che non sono altro che dei marketplace concorrenti di quelli ufficiali.
Riguardo il caso di Borsa Italiana, ad esempio, nonostnate le contrattazioni fossero inibite sulla piattaforma ufficiale, sarebbe stato possibile operare sul mercato alternativo Chi-X (per chi non ne sa proprio nulla, forse l'avrete sentito nominare, si pronuncia all'italiana "ciai ecs" ), scambiando la maggior parte dei titoli trattati sui listini ufficiali.
In italia un broker che offre l'accesso a questa piattaforma di negoziazione è IWBank.
Altri marketplace alternativi, di cui però non sono a conoscenza del fatto che siano accessibili al mercato retail in Italia sono Turquoise e Bats.
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